Da sempre Internet è al centro dell’attenzione di governi e agenzie di intelligence per l’importanza di informazioni che veicola ogni giorno. Fino a ieri, “era” temporale definita come pre-Snowden, le cose erano abbastanza sotto controllo, forse anche leggermente sopra le righe. E fino a quel momento il problema terrorismo su internet non sembrava porsi affatto.
Successivamente, quando si è venuti a conoscenza di quello che i governi attuavano alle nostre spalle, Internet ha iniziato a muoversi contro la violazione della privacy. Improvvisamente gli internauti si sono sentiti privati della loro privacy e hanno inziato a manifestare per il rispetto dei propri diritti.
Questo movimento si è tradotto con un cambiamento epocale, che ha portato a far prendere decisioni importanti ad aziende come Apple, Whatsapp, Google e moltre altre. Oggi queste aziende controllano la maggior parte dei servizi che oggi utilizziamo per navigare e comunicare. Ad un certo punto, a seguito anche della scoperta di importanti vulnerabilità di sicurezza (Heartbleed, Poodle etc), si è iniziato a proteggere le comunicazioni, rendendo fruibile in modo gratuito i certificati SSL.
Google ha fatto di più, ha premiato tutti i siti che implementano una tecnologia sicura aumentando il valore di ranking dato dal suo algoritmo di ricerca. Questo iniziativa si è trasformata in una corsa al certificato SSL ad oggi ancora in corso.
Apple, una delle aziende che insieme a Google e tante altre era stata coinvolta dallo scandalo Datagate scoperchiato da Snowden, ha di fatto reso i suoi nuovi prodotti più sicuri, aumentando la sicurezza dei dati presenti nel telefono con regole di encryption più severe. Ovviamente, alcuni problemini di sicurezza ci sono ancora e sicuramente di nuovi ne verranno scoperti, ma è stata evidente la presa di posizione dell’azienda.
Ultimo avvenimento in ordine cronologico, Whatsapp azienda con più di 500 milioni di utenti, ha aumentato il livello di sicurezza creando un canale di comunicazione con encryption end-to-end. Per noi utenti consumer questa è sicuramente un’ottima notizia. Ma per chi ci ha da sempre spiato le nostre comunicazioni?
Bisogna ricordare che la maggior parte dei governi non hanno le risorse che hanno NSA o GCHQ. Quindi in linea generale, ma soprattuto per la restante parte del mondo, non è una bella notizia.
Da sempre, nel mondo della comunicazione e nella vendita di prodotti e servizi:
Per vendere un prodotto o un servizio bisogna creare prima la necessità che porti l’utente ad acquistare quel prodotto o servizio.
Tradotto in una domanda: qual è questa “necessità” che porta un utente che naviga su internet a dare di sua spontanea volontà le proprie informazioni a discapito di maggiore controllo?
Pochi giorni fà tutti noi abbiamo visto quello che è accaduto a Parigi, dove un manipolo di terroristi ha messo a dura prova la sicurezza di un paese Europeo. Per giunta, attaccando una redazione giornalistica, simbolo di libertà di espressione.
Finito questo evento drammatico, in tv e nei vari giornali, non si è parlato altro che delle scene di unione politica, umana e sociale caratterizzata dalla presenza dei leader di stato ad una marcia di protesta con più di un milione di persone. Tutta l’Europa era unita sotto l’hashtag #jesuischarlie.
L’immagine che si voleva trasmettere, secondo me è più o meno questa: “noi siamo uniti contro il terrorismo per difendere la vostra liberta di espressione, ma ci sono alcune condizioni.“
E non hanno tardato a manifestarsi.
Su tutti i giornali, Tg e televisioni e siti di testate giornalistiche, sembra che si sia individuata la chiave di volta di tutto, il complice più segreto del terrorismo, quello con cui i terroristi comunicano.
Internet e i Social Network.
Guardiamo per un attimo alla storia, facciamo un volo nel passato fino alla seconda guerra mondiale. I Tedeschi avevano costruito un sistema di comunicazione protetto utilizzando un’invenzione straordinaria chiamata Enigma. Il sistema criptava le comunicazioni rendendole illegibili agli occhi degli Alleati.
Grazie ad Alan Turing il sistema fù risolto mettendo in chiaro tutte le comunicazioni dei Nazisti. Gli Alleati grazie a questa scoperta, ebbero modo di organizzare le loro controffensive e vincere la guerra.
Vorrei azzardare una similitudine. Enigma oggi potrebbe essere rappresentato dai protocolli di criptazione e quelli che prima erano gli Alleati ora sono NSA e GCHQ. In questa similitudine, manca però un attore fondamentale.
Il nemico chi è?
Siamo veramente di fronte ad un ciclo di storia che si ripete? Se fosse Internet il nemico?
Sembrerebbe ci sia in atto una campagna mediatica da parte dei governi per sensibilizzare il cittadino verso i loro scopi. La “necessità”: proteggere il cittadino dal terrorismo. Questa è la giustificazione che i governi stanno adottando per portare avanti la loro campagna di dissuasione, che va a giustificare i loro scopi. Combattere il terrorismo controllando il loro canale di comunicazione primario, Internet. Controllare Internet significa controllare le informazioni, muovere le masse e avere in pugno intere popolazioni.
Siamo disposti a tutto questo?
Comments by Fabio Natalucci
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Perfetto! Sono contento che ti sia stata utile.